Officina del Bello: Laboratorio Creativo per l’Espressione e la Dignità

Introduzione e Filosofia

“Officina del Bello” è un laboratorio creativo innovativo, dedicato a persone con disturbo dello spettro autistico di livello 3, che nasce da una visione profonda: la convinzione che ogni individuo, con i giusti supporti, possa contribuire alla creazione di bellezza e significato. Il nome stesso racchiude la duplice anima dell’iniziativa: un luogo di produzione artigianale (“Officina”) dove il valore estetico (“Bello”) riveste un’importanza fondamentale, non come mero ornamento, ma come dimensione essenziale dell’esperienza umana.

Questo spazio creativo si distingue per un approccio che trascende la semplice occupazione del tempo, ponendosi come autentico ambiente di espressione artistica, valorizzazione personale e trasformazione degli spazi condivisi all’interno della Fondazione A18.

La Sinergia Metodologica: Fondamento dell’Officina del Bello

L’Officina del Bello rappresenta un esempio emblematico di come la sinergia tra un solido approccio metodologico istituzionale e nuovi contributi creativi possa generare risultati eccellenti. Il laboratorio si innesta su un terreno già fertile: l’approccio cognitivo-comportamentale ecologico sviluppato e raffinato nel tempo dall’équipe della Fondazione.

Questo approccio, frutto di anni di esperienza e continui aggiustamenti, ha creato un framework metodologico solido che valorizza le abilità e le preferenze dei partecipanti. Su questa base metodologica si è innestata una nuova dimensione creativa, grazie all’apporto di competenze artistiche che hanno saputo modellarsi al sistema esistente, arricchendolo senza stravolgerlo.

La creatività è stata messa a disposizione di un metodo consolidato, creando un’alchimia particolarmente efficace: l’arte diventa veicolo di principi comportamentali, mentre la struttura metodologica si arricchisce di una dimensione estetica precedentemente inesplorata.

Il lavoro si struttura su due dimensioni complementari:

Dimensione Individuale

Ogni partecipante viene accolto nella sua unicità, con particolare attenzione alle sue preferenze sensoriali, inclinazioni espressive e abilità fino-motorie. L’approccio relazionale viene modulato in base alle caratteristiche individuali: “Con qualcuno ci si comporta in un modo, con qualcuno in un altro.”

La selezione dei materiali (carta, gesso, filato tipo tricotin, feltro) risponde ad un’attenta analisi delle predilezioni personali: “Se a un ragazzo stimola e incuriosisce la carta, si utilizza la carta.” Questo approccio personalizzato si allinea perfettamente con l’orientamento ecologico della Fondazione, che valorizza le preferenze individuali come leva motivazionale e di apprendimento.

Dimensione Collettiva

I contributi individuali convergono in progetti di gruppo che assumono un valore superiore alla somma delle parti: “Lo scopo di questo laboratorio è di far lavorare tutti, anche nelle piccole parti di un processo di collaborazione, affinché venga fuori un prodotto finito bello, dignitoso.”

Questa dimensione collaborativa crea un senso di appartenenza e valorizza anche i contributi più piccoli: “Tutto può essere portato a qualcosa se tutti ci si riunisce, se tutti si lavora per un unico obiettivo… arriva qualcosa di veramente immenso.”

Integrazione tra Metodologia Cognitivo-Comportamentale e Creatività

L’aspetto più innovativo dell’Officina del Bello risiede nell’integrazione armoniosa tra i principi cognitivo-comportamentali già consolidati nella Fondazione e la nuova dimensione creativa:

Adattamento dei Principi Comportamentali

Gli elementi chiave dell’approccio comportamentale (rinforzo positivo, task analysis, modeling) vengono applicati in un contesto artistico, rendendo l’apprendimento più motivante e significativo. Le sequenze operative vengono trasformate in algoritmi visivi artistici, mantenendo la chiarezza necessaria ma aggiungendo una dimensione estetica.

Valorizzazione dell’Approccio Ecologico

La componente ecologica dell’approccio della Fondazione, che enfatizza l’adattamento alle caratteristiche ambientali e individuali, trova nel laboratorio un’espressione ottimale. L’ambiente creato permette alle preferenze sensoriali e alle inclinazioni individuali di diventare risorse piuttosto che ostacoli, allineandosi perfettamente con gli “aggiustamenti che l’équipe nel tempo ha apportato per valorizzare sempre più le abilità dei ragazzi.”

Reinterpretazione Creativa delle Strutture Cognitive

Le tavole di lavoro tradizionali, tipicamente utilizzate per potenziare abilità cognitive specifiche, vengono reinterpretate in chiave artistica senza perdere la loro efficacia strutturale: “Nel momento in cui si realizza una base con sotto dei puntini colorati e si forniscono pennarelli per colorare col rispettivo colore, non è diverso da una tavola di lavoro fatta con dei cartoncini.”

Algoritmi Visivi e Strutturazione

Per facilitare la partecipazione attiva dei ragazzi con autismo di livello 3, il laboratorio implementa sistematicamente algoritmi visivi adattati ai diversi progetti, in perfetta sintonia con l’approccio cognitivo-comportamentale della Fondazione ma arricchiti da una dimensione estetica:

Progetti con Carta

I lavori di legatoria artigianale semplificata vengono supportati da:

  • Template fotografici di posizionamento con guide cromatiche
  • Sequenze visive di cucitura con numerazione progressiva
  • Stazioni di lavoro organizzate con aree delimitate per ogni materiale
  • Modelli completati come riferimento in diverse fasi

Progetti con Gesso

L’arte decorativa per arredo domestico viene facilitata attraverso:

  • Diagrammi di flusso con fotografie reali per la preparazione
  • Sistemi visivi di corrispondenza colore per le aree da dipingere
  • Timer visivi per le fasi di asciugatura
  • Schemi di assemblaggio finale per composizioni multiple

Progetti con Filato

Gli accessori tessili contemporanei sono realizzati con il supporto di:

  • Matrici visive per l’alternanza dei filati con colori contrastanti
  • Schede fotografiche sequenziali per ogni passaggio tecnico
  • Sistemi di conteggio visivo semplificati
  • Tabelle di progressione con elementi rimovibili

Progetti con Feltro

La creazione di accessori per ufficio e organizzazione si avvale di:

  • Template in scala reale con aree numerate sequenzialmente
  • Sistemi di posizionamento con guide adesive temporanee
  • Diagrammi di piegatura con indicazioni direzionali
  • Fotografie di progressione con verifica degli step completati

Il Significato Simbolico delle Creazioni

Un elemento distintivo del laboratorio è la presenza di un significato simbolico in ogni creazione: “In tutto quello che sono le proposte c’è sempre un messaggio dietro.” Le opere realizzate non sono semplici oggetti decorativi, ma veicoli di messaggi profondi:

  • Le lampade (“Luci nel buio”): Simboleggiano il potenziale illuminante che ogni persona, indipendentemente dalle sue difficoltà, può portare nel mondo.
  • Le tartarughe: Rappresentano la calma, una qualità essenziale nel lavoro con i ragazzi e una metafora del percorso lento ma costante verso l’autonomia.
  • La palma: Elemento ricorrente che richiama il simbolo della Fondazione A18, visibile nel giardino interno ispirato allo stile delle case romane antiche. La palma rappresenta un punto di riferimento architettonico e simbolico all’interno della struttura.
  • Creazioni artistiche bidimensionali: Il laboratorio propone anche lavori bidimensionali che esprimono il senso del bello attraverso composizioni adulte e significative. La scelta delle immagini e dei soggetti rappresenta un’importante opportunità di apprendimento, considerando che la capacità di scegliere è una delle abilità più complesse da insegnare nel contesto dell’autismo. Questo processo diventa un significativo esercizio di generalizzazione in un contesto di creazione artistica.

La Trasformazione degli Spazi e la Dimensione Espositiva

Il lavoro dell’Officina del Bello contribuisce alla trasformazione periodica degli spazi comuni della Fondazione. La hall, progettata per mantenere una pulizia a livello di stimoli, viene occasionalmente allestita con alcune creazioni selezionate, offrendo ai visitatori esterni l’opportunità di apprezzare il lavoro svolto senza interferire con gli spazi dedicati alle attività quotidiane dei ragazzi.

Questa dimensione espositiva richiama l’idea del giardino delle case romane, dove tutto ruota intorno a un centro (la palma) e si irradia verso l’esterno, creando un ambiente armonioso e significativo: “Intorno ci sono i ragazzi, come un giardino romano delle case romane, tutto gira.”

L’importanza trasformativa del bello viene sintetizzata in una potente affermazione programmatica: “Se noi varchiamo con il bello la porta della hall varchiamo tutte le porte.” Questa frase racchiude la visione del laboratorio: l’estetica diventa chiave d’accesso, strumento capace di abbattere barriere fisiche e mentali, aprendo possibilità precedentemente impensabili sia per i ragazzi che per chi entra in contatto con le loro creazioni.

La Scelta come Competenza Chiave

Un aspetto metodologicamente rilevante dell’Officina del Bello è l’enfasi posta sulla capacità di scelta, una delle abilità più complesse da sviluppare nell’autismo. Il laboratorio diventa contesto privilegiato per la generalizzazione di questa competenza in un ambiente naturale e motivante:

  1. Scelta dei materiali: I partecipanti vengono gradualmente guidati a esprimere preferenze tra diversi materiali disponibili.
  2. Scelta dei colori: La selezione cromatica, spesso critica nell’autismo per la sua componente percettiva e simbolica, diventa opportunità di espressione personale.
  3. Scelta delle immagini: La selezione di soggetti e rappresentazioni visive costituisce un esercizio cognitivo sofisticato che implica categorizzazione, preferenza estetica e significato personale.
  4. Scelta delle tecniche: Man mano che i partecipanti acquisiscono familiarità con diverse modalità espressive, vengono incoraggiati a selezionare quelle più confacenti al loro stile personale.

Questo focus sulla scelta rappresenta un’applicazione concreta dell’approccio ecologico, che valorizza l’autodeterminazione come competenza fondamentale per la qualità della vita, applicandola in un contesto naturalmente motivante quale quello artistico.

Ricerca Continua e Evoluzione Metodologica

Un aspetto fondamentale che caratterizza l’Officina del Bello è la sua natura dinamica e in costante evoluzione. La scelta dei materiali e, di conseguenza, delle creazioni realizzabili non è statica ma in continua trasformazione, sostenuta da un lavoro costante di ricerca e studio. Questo approccio risponde a due obiettivi complementari:

  1. Stimolazione costante: L’introduzione periodica di nuove tecniche e materiali mantiene vivo l’interesse e la motivazione sia nei partecipanti che negli operatori, contrastando la routine e favorendo la scoperta continua.
  2. Personalizzazione progressiva: Man mano che si approfondisce la conoscenza dei partecipanti, emergono attitudini artistiche specifiche che possono essere ulteriormente valorizzate attraverso l’introduzione di tecniche e materiali particolarmente adatti alle loro inclinazioni.

Questa dimensione di ricerca continua arricchisce ulteriormente la metodologia della Fondazione, apportando non solo nuove tecniche creative ma anche nuove modalità di osservazione e valorizzazione delle potenzialità individuali.

Reinterpretazione delle Attività Strutturate

Il laboratorio ha saputo trasformare le tradizionali tavole di lavoro, tipicamente utilizzate in contesti educativi per persone con autismo, in opportunità creative:

“Se tu mi metti una tavola di lavoro dove devi accostare dei colori, palette di colori, allora te lo faccio anche io… nel momento in cui io ti faccio una base con sotto dei puntini colorati e ti do i pennarelli e tu mi devi colorare col rispettivo colore, non è diverso da una tavola di lavoro fatta con dei cartoncini.”

Questa reinterpretazione mantiene gli obiettivi cognitivi delle attività strutturate, arricchendole di una dimensione estetica e significativa. Dietro questo processo c’è “una questione di mente creativa che sta un po’ dietro tutto questo e che li accompagna verso un prodotto finito di un certo livello.”

Progetti Rappresentativi dell’Officina del Bello

Il laboratorio propone una varietà di progetti adatti all’età adulta e rispettosi della dignità dei partecipanti:

  1. Legatoria Artigianale Semplificata

Creazione di taccuini, agende personalizzate o bloc-notes che possono essere utilizzati nella comunità o venduti in mercatini artigianali, valorizzando la manualità fine e la sequenzialità.

  1. Arte Decorativa per Arredo Domestico

Realizzazione di portacandele, portaincensi, fermacarte o sottobicchieri in gesso ceramico che possono arredare spazi comuni o essere proposti come oggetti d’uso quotidiano.

  1. Accessori Tessili Contemporanei

Produzione di sciarpe, borse minimaliste, o complementi d’arredo come runner da tavolo o sottopentola in stile contemporaneo, utilizzando telai semplificati e filati di qualità.

  1. Accessori per Ufficio e Organizzazione

Creazione di portadocumenti, custodie per dispositivi elettronici, organizer da scrivania in feltro di alta qualità che possono essere utilizzati dai partecipanti stessi o offerti come prodotti artigianali.

  1. Cartotecnica e Packaging Artigianale

Produzione di packaging per piccoli prodotti artigianali, portaregali, scatole decorative che possono valorizzare altri prodotti realizzati nel laboratorio.

  1. Oggettistica Funzionale con Tecniche Miste

Realizzazione di portachiavi da parete, sottopentola decorativi, portalettere o organizer multifunzione che uniscono estetica e utilità quotidiana, combinando diversi materiali.

Obiettivi e Impatto del Laboratorio

“Officina del Bello” persegue molteplici obiettivi di significativo impatto:

  1. Valorizzazione delle Capacità Individuali

“Lo scopo è far capire che ognuno di noi può essere produttivo con i giusti sostegni.” Il laboratorio dimostra concretamente come, con adeguati supporti, ogni persona possa contribuire significativamente alla creazione di valore.

  1. Educazione all’Estetica

“C’è proprio bisogno di bello, bisogna essere esposti al bello.” Il laboratorio coltiva una sensibilità artistica spesso trascurata nei contesti riabilitativi, educando sia i partecipanti che l’intera comunità all’apprezzamento estetico.

  1. Generalizzazione di Competenze Cognitive in Contesto Naturale

Il laboratorio offre l’opportunità di generalizzare abilità fondamentali, come la capacità di scelta, la sequenzialità, l’attenzione sostenuta e la pianificazione, in un contesto altamente motivante e naturale.

  1. Trasformazione degli Spazi

Il laboratorio contribuisce periodicamente alla trasformazione estetica degli ambienti della Fondazione, creando occasioni di esposizione controllata che rispettano le esigenze sensoriali dei partecipanti.

  1. Costruzione di una Visione Alternativa della Disabilità

“L’obiettivo è far capire che tutti possono arrivare a qualcosa di bello.” L’Officina del Bello sfida stereotipi e pregiudizi, proponendo una narrativa alternativa centrata sulle potenzialità e non sulle limitazioni.

Strategie per un’Implementazione Rispettosa e Dignitosa

Il laboratorio adotta specifiche strategie per garantire un approccio rispettoso dell’età adulta e della dignità dei partecipanti:

  1. Linguaggio e Presentazione

Utilizzo di un linguaggio adulto e rispettoso, evitando infantilizzazioni. I progetti vengono presentati come “produzione artigianale” piuttosto che come “attività”.

  1. Personalizzazione

Offerta di scelte personali all’interno di una struttura sicura (selezione di colori, finiture, applicazioni), valorizzando l’autodeterminazione dei partecipanti.

  1. Finalità Concreta

Ogni progetto ha uno scopo reale e funzionale, non meramente occupazionale, contribuendo a donare significato al lavoro svolto.

  1. Valorizzazione

I prodotti finiti vengono etichettati con il nome del laboratorio, eventualmente con un logo progettato dagli stessi partecipanti, riconoscendo pubblicamente il valore del loro contributo.

  1. Documentazione delle Competenze

Creazione di un portfolio individuale delle competenze acquisite, visibile e accessibile ai partecipanti stessi, che testimonia il percorso di crescita personale.

  1. Socializzazione dei Risultati

Organizzazione di momenti di presentazione dei prodotti in contesti comunitari valorizzanti, facilitando il riconoscimento sociale del valore del lavoro svolto.

Conclusione

L’Officina del Bello rappresenta un esempio eccellente di come nuovi contributi creativi possano integrarsi armoniosamente con un approccio cognitivo-comportamentale ecologico già consolidato, arricchendolo e amplificandone l’efficacia. La creatività artistica ha saputo modellarsi al sistema metodologico già adottato dall’équipe della Fondazione, rispettandone i principi fondamentali mentre introduceva elementi che valorizzano ulteriormente le preferenze e le abilità dei partecipanti.

Questo laboratorio dimostra come l’arte non sia un elemento accessorio nel percorso riabilitativo, ma possa diventare un potente strumento metodologico che, integrandosi con approcci evidence-based, crea opportunità di espressione, partecipazione e valorizzazione per persone con autismo di livello 3.

La ricerca della bellezza che caratterizza l’Officina del Bello non è superficiale o ornamentale, ma profondamente connessa con la dignità umana e con il diritto di ogni persona di contribuire, secondo le proprie possibilità, alla costruzione di un mondo più significativo ed esteticamente ricco: “Noi vogliamo ottenere dai ragazzi sempre un qualcosa di bello.”

L’essenza più profonda di questo laboratorio si esprime nell’opportunità offerta ai partecipanti di scoprire e sviluppare le proprie capacità espressive in un contesto strutturato ma non limitante, dove la creazione del bello diventa veicolo di apprendimento, strumento di generalizzazione di competenze cognitive fondamentali e, soprattutto, esperienza di valorizzazione personale e sociale.

La Trasformazione degli Spazi e la Dimensione Espositiva

Il lavoro dell’Officina del Bello non si limita alla produzione di oggetti, ma si estende alla trasformazione degli spazi comuni. L’esposizione delle creazioni nella hall della Fondazione, particolarmente evidenziata durante il periodo natalizio, trasmette un messaggio potente: “Far vedere a chi arriva in quella famosa Hall che non c’è il vuoto qua dentro, ma c’è tanto, c’è tantissima roba che non è solo l’educazione.”

Questa dimensione espositiva richiama l’idea del giardino delle case romane, dove tutto ruota intorno a un centro (la palma) e si irradia verso l’esterno, creando un ambiente armonioso e significativo: “Intorno ci sono i ragazzi, come un giardino romano delle case romane, tutto gira.”

L’importanza trasformativa del bello viene sintetizzata in una potente affermazione programmatica: “Se noi varchiamo con il bello la porta della hall varchiamo tutte le porte.” Questa frase racchiude la visione del laboratorio: l’estetica diventa chiave d’accesso, strumento capace di abbattere barriere fisiche e mentali, aprendo possibilità precedentemente impensabili sia per i ragazzi che per chi entra in contatto con le loro creazioni.

Ricerca Continua e Evoluzione Metodologica

Un aspetto fondamentale che caratterizza l’Officina del Bello è la sua natura dinamica e in costante evoluzione. La scelta dei materiali e, di conseguenza, delle creazioni realizzabili non è statica ma in continua trasformazione, sostenuta da un lavoro costante di ricerca e studio. Questo approccio risponde a due obiettivi complementari:

  1. Stimolazione costante: L’introduzione periodica di nuove tecniche e materiali mantiene vivo l’interesse e la motivazione sia nei partecipanti che negli operatori, contrastando la routine e favorendo la scoperta continua.
  2. Personalizzazione progressiva: Man mano che si approfondisce la conoscenza dei partecipanti, emergono attitudini artistiche specifiche che possono essere ulteriormente valorizzate attraverso l’introduzione di tecniche e materiali particolarmente adatti alle loro inclinazioni.

Questa dimensione di ricerca continua arricchisce ulteriormente la metodologia della Fondazione, apportando non solo nuove tecniche creative ma anche nuove modalità di osservazione e valorizzazione delle potenzialità individuali.

Reinterpretazione delle Attività Strutturate

Il laboratorio ha saputo trasformare le tradizionali tavole di lavoro, tipicamente utilizzate in contesti educativi per persone con autismo, in opportunità creative:

“Se tu mi metti una tavola di lavoro dove devi accostare dei colori, palette di colori, allora te lo faccio anche io… nel momento in cui io ti faccio una base con sotto dei puntini colorati e ti do i pennarelli e tu mi devi colorare col rispettivo colore, non è diverso da una tavola di lavoro fatta con dei cartoncini.”

Questa reinterpretazione mantiene gli obiettivi cognitivi delle attività strutturate, arricchendole di una dimensione estetica e significativa. Dietro questo processo c’è “una questione di mente creativa che sta un po’ dietro tutto questo e che li accompagna verso un prodotto finito di un certo livello.”

Progetti Rappresentativi dell’Officina del Bello

Il laboratorio propone una varietà di progetti adatti all’età adulta e rispettosi della dignità dei partecipanti:

  1. Legatoria Artigianale Semplificata

Creazione di taccuini, agende personalizzate o bloc-notes che possono essere utilizzati nella comunità o venduti in mercatini artigianali, valorizzando la manualità fine e la sequenzialità.

  1. Arte Decorativa per Arredo Domestico

Realizzazione di portacandele, portaincensi, fermacarte o sottobicchieri in gesso ceramico che possono arredare spazi comuni o essere proposti come oggetti d’uso quotidiano.

  1. Accessori Tessili Contemporanei

Produzione di sciarpe, borse minimaliste, o complementi d’arredo come runner da tavolo o sottopentola in stile contemporaneo, utilizzando telai semplificati e filati di qualità.

  1. Accessori per Ufficio e Organizzazione

Creazione di portadocumenti, custodie per dispositivi elettronici, organizer da scrivania in feltro di alta qualità che possono essere utilizzati dai partecipanti stessi o offerti come prodotti artigianali.

  1. Cartotecnica e Packaging Artigianale

Produzione di packaging per piccoli prodotti artigianali, portaregali, scatole decorative che possono valorizzare altri prodotti realizzati nel laboratorio.

  1. Oggettistica Funzionale con Tecniche Miste

Realizzazione di portachiavi da parete, sottopentola decorativi, portalettere o organizer multifunzione che uniscono estetica e utilità quotidiana, combinando diversi materiali.

Obiettivi e Impatto del Laboratorio

“Officina del Bello” persegue molteplici obiettivi di significativo impatto:

  1. Valorizzazione delle Capacità Individuali

“Lo scopo è far capire che ognuno di noi può essere produttivo con i giusti sostegni.” Il laboratorio dimostra concretamente come, con adeguati supporti, ogni persona possa contribuire significativamente alla creazione di valore.

  1. Educazione all’Estetica

“C’è proprio bisogno di bello, bisogna essere esposti al bello.” Il laboratorio coltiva una sensibilità artistica spesso trascurata nei contesti riabilitativi, educando sia i partecipanti che l’intera comunità all’apprezzamento estetico.

  1. Comunicazione attraverso l’Arte

Le creazioni diventano veicoli di messaggi profondi sulla dignità, le potenzialità e l’inclusione, superando le barriere comunicative spesso presenti nell’autismo di livello 3.

  1. Trasformazione degli Spazi

Il laboratorio contribuisce a rendere gli ambienti della Fondazione luoghi ricchi di significato e bellezza, superando la percezione di “vuoto” e istituzionalizzazione tipica di molti contesti assistenziali.

  1. Costruzione di una Visione Alternativa della Disabilità

“L’obiettivo è far capire che tutti possono arrivare a qualcosa di bello.” L’Officina del Bello sfida stereotipi e pregiudizi, proponendo una narrativa alternativa centrata sulle potenzialità e non sulle limitazioni.

Strategie per un’Implementazione Rispettosa e Dignitosa

Il laboratorio adotta specifiche strategie per garantire un approccio rispettoso dell’età adulta e della dignità dei partecipanti:

  1. Linguaggio e Presentazione

Utilizzo di un linguaggio adulto e rispettoso, evitando infantilizzazioni. I progetti vengono presentati come “produzione artigianale” piuttosto che come “attività”.

  1. Personalizzazione

Offerta di scelte personali all’interno di una struttura sicura (selezione di colori, finiture, applicazioni), valorizzando l’autodeterminazione dei partecipanti.

  1. Finalità Concreta

Ogni progetto ha uno scopo reale e funzionale, non meramente occupazionale, contribuendo a donare significato al lavoro svolto.

  1. Valorizzazione

I prodotti finiti vengono etichettati con il nome del laboratorio, eventualmente con un logo progettato dagli stessi partecipanti, riconoscendo pubblicamente il valore del loro contributo.

  1. Documentazione delle Competenze

Creazione di un portfolio individuale delle competenze acquisite, visibile e accessibile ai partecipanti stessi, che testimonia il percorso di crescita personale.

  1. Socializzazione dei Risultati

Organizzazione di momenti di presentazione dei prodotti in contesti comunitari valorizzanti, facilitando il riconoscimento sociale del valore del lavoro svolto.

Conclusione

L’Officina del Bello rappresenta un esempio eccellente di come nuovi contributi creativi possano integrarsi armoniosamente con un approccio cognitivo-comportamentale ecologico già consolidato, arricchendolo e amplificandone l’efficacia. La creatività artistica ha saputo modellarsi al sistema metodologico già adottato dall’équipe della Fondazione, rispettandone i principi fondamentali mentre introduceva elementi che valorizzano ulteriormente le preferenze e le abilità dei partecipanti.

Questo laboratorio dimostra come l’arte non sia un elemento accessorio nel percorso riabilitativo, ma possa diventare un potente strumento metodologico che, integrandosi con approcci evidence-based, crea opportunità di espressione, partecipazione e valorizzazione per persone con autismo di livello 3.

La ricerca della bellezza che caratterizza l’Officina del Bello non è superficiale o ornamentale, ma profondamente connessa con la dignità umana e con il diritto di ogni persona di contribuire, secondo le proprie possibilità, alla costruzione di un mondo più significativo ed esteticamente ricco: “Noi vogliamo ottenere dai ragazzi sempre un qualcosa di bello.”

L’immagine potente dei ragazzi che, “pur nel loro muto silenzio, in realtà volano in alto liberi come farfalle” sintetizza l’essenza più profonda di questo laboratorio: uno spazio dove, attraverso l’arte e la bellezza, l’apparente limite diventa occasione di libertà e la diversità si trasforma in opportunità di espressione autentica, che arricchisce non solo i partecipanti ma l’intera comunità.

La A18 ringrazia di cuore Simona Trincas per il  prezioso contributo come volontaria

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